lunedì 7 aprile 2008

I mattacchioni dell' Harry's Bar

Il dollaro batte oltre 1.5 euro. Una anno fa valeva 1.3 e tre anni fa 0.85. La svalutazione e' un problema serio. Cipriani lo sa e ci mette una toppa visto che anche Wikipedia è perplessa per il prezzo del minestrone nel 2001.

All'Harry's Bar di Venezia sono sensibili ai problemi degli accattoni, notoriamente in crisi di money e ineffabilmente vittime della rata del mutuo trentennale che pende mensilmente sulle loro teste. Cosi' hanno deciso di concedere sconti selettivi e mirati. C'e' ora da aspettarsi una folla di turisti da Harlem e di portoricani in eccitato volo low cost, per bersi il meritato Bellini e per mangiarsi il Carpaccio a prezzi stracciati.

Letterale, gli accattoni della ristorazione nobile, italiana e inernazionale, cosi' si pubblicizzano a costo zero sul Corriere della Sera:
«L'Harry's Bar, nei confronti degli americani, vittime dei "subprime" , ha deciso di elargire uno sconto speciale del 20 per cento su tutti i menù, augurandosi che il periodo di recupero sia breve».

C'è qualche pero': 35 euro per un antipasto, 40 per un primo piatto, oltre i 60 per un secondo, 5 euro di coperto più 15% di servizio, 10 euro per una bottiglia d'acqua, 14 per un aperitivo, 24 per una fetta di torta, 2.60 per un caffè, 4 euro un bicchiere d'acqua.
Una cosetta pesante, anche per un Paperone dollaroso con astinenza da sublime Carpaccio.

Un pranzo medio per due infatti costa quanto una pensione mensile minima , circa 400 euro. Meno che a Tokio tuttossomato.
A me basta l'offerta di un caffè o di mezzo litro d'acqua scontati, presto chiederò una donazione PayPal.

Ne ho bisogno.



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