giovedì 17 aprile 2008

La leggenda di Rignano Flaminio


Correva l'anno 2007.

Il 23 aprile, redattori ormai dormienti, l'ANSA batte una notizia: "arrestati a Rignano Flaminio insegnanti della Olga Rovere accusati di pedofilia". Siamo sotto un ponte di festività e nelle redazioni si dormicchia nella noia, ma la notizia e' golosa sotto molti aspetti. Giornalisticamente è chiaro, si tratta del passaggio da Cogne alla Gogna.
Non è esatto il titolo, ma il tono ANSA pare lapidario: sono pedofili, insegnanti di scuola materna e in combutta tra loro. Nessuno controlla alcunchè, in fondo la storia risaliva all'ottobre precedente e ci si aspettava una iniziativa del magistrato. Sono arrestati ergo colpevoli di certo.

Per due mesi e ancor per molto a venire si scatena la bagarre sull'Asilo degli Orrori. Ci inzuppano il pane gli organi di informazione, i crociati della pedofilia, ogni sorta di basso desiderio di forca. Rignano Flaminio prima, la Scuola italiana poi e la pedofilia congiuntamente diventano Emergenza Nazionale : l'idea è che la violenza sessuale sui minori dilaghi nella penisola come l'acqua alta a Venezia e che ormai tracimi ovunque.
Occorerrà attendere alcuni giorni prima che questa delirio di indignazioni gonfiatasi come un gas indigesto nella pancia si incrini e che nella stampa si faccia largo un ragionevole dubbio e sopratutto un minimo di correttezza nel trattare la cronaca giudiziaria.
Pochi e rari coloro che mantengono vivo un barlume di ragione.
All'estero i quotidiani già sbeffeggiano il BelPaese, ironizzando sul caso delle nonne pedofile.

Era tutto falso, o meglio la gogna messa attorno agli arti degli accusati s'è stretta in virtù di una balla colossale. Le insegnanti erano vittime di una isteria collettiva locale alimentata dalla scarsa deontologia dei giornalisti, e dalla fretta degli inquirenti , testardi se non prevenuti o peggio superficiali.
Non fu cosa da poco , tanto che tutt'ora si crede che i pedofili siano una schiera incommensurabile , tutto il contrario della realtà esposta dalle statistiche . I denunciati di violenza sessuale sui minori sono circa 700, i condannati, spesso plurimi sono un paio di centinaia l'anno ; in tutto 1300 persone scontano la pena per un abuso su minori .
Un abbaglio collettivo questo di Rignano Flaminio, su cui sono prosperati i crociati delle organizzazioni antipedofile a caccia di fondi e di corde da insaponare e tentativi di carriera politica . Fino all'assurdo evidente di affermare che il giro d'affari della pedofilia è superiore a quello della droga e forse superiore a quello del traffico d'armi. Booom !

L'onda mediatica di allora ancora non è finita e tutt'ora negli asili bidelli e insegnati accompagnano i ragazzini in coppia a fare pipì, controllandosi a vicenda, nel terrore che qualche mamma sollevi un dubbio su possibili terribili giochi che si consumano sulla pelle della loro creatura. Perché no, in fondo tutto ormai pare possibile.

La pedofilia è deviazione sessuale odiosa per eccellenza e questo spiega l'attenzione al fenomeno, ma a Rigano Flaminio cinque insegnanti furono accusate di un cumolo di atti aberranti in un rutilante insieme di capi di imputazione: bevitori di sangue, satanisti orgiastici, predatori di bambini. Tutto falso, nato dalla bocca di un porta a porta di genitori influenzatisi a vicenda e da una vicenda giudiziaria costellata da errori di indagine tali da far vacillare il senso comune. Ne furono coinvolti magistrati, psichiatri di fama, analisti della psiche, politici, psicologi e istituzioni di vario genere.
Qualcuno, poi, si e' costruito una carriera politica, qualcuno ci ha provato, altri sventolano l'intransigenza per acchiappare voti.

Una vera leggenda metropolitana, come già era accaduto per altri asili in Italia, e come accadde trent'anni fa all'estero in un crescendo di isterismo insensato. Ma quando c'è la fede, ovvero si vuole credere in qualcosa di indimostrabile, non c'è scampo.

Intendiamoci purtroppo i pedofili esistono, ma in numero ben lontano dalla misura iperbolica che ci si vuole far credere in Italia da una pletora di associazioni che sono ormai quasi piu' dei pedofili veri e propri.
Piu' la storia è incredibile, piu' il dubbio si insinua; i mestatori esagitati della retorica degli angeli predati da pedofili potentissimi e inacciuffabili trovano ascolto e riconoscimenti.
Se sei il digraziato innocente che cade in questa follia di accuse che si autolimentano come le profezie sgangherate, non hai scampo.

Come sia potuto accadere un caso come Rignano Flaminio non si sa nel dettaglio, sebbene i meccanismi siano chiari. Sul falso nei media c'è un precedente tragico e planetario: la guerra in Irak nacque da provate inesistenti "pistole fumanti", propinate da tutti i governi a tutto il mondo e distribuite sulla stampa ampiamente in un clima di paura e indignazione.

2007, l'anno della follia e dello rivelata miseria della informazione nazionale, che purtroppo continua, come qui, dove la fame da nodo scorsoio e le panzane non si danno pace.

2 commenti:

davide ha detto...

Caro Accattone,

quando iniziò la vicenda che hai descritto uno pscicologo molto intelligente mise in evidenza le contraddizioni del caso: in particolare il fatto che la maggior parte degli accusati fossero donne era sospetto, perchè la pedofilia è una malattita che colpisce quasi esclusivamente gli uomini.

Però i giornali riportarono solo le tesi dei colpevolisti, perchè per vendere copie bisogna sbattere il mostro in prima pagina.

Saluti Davide

Accattone ha detto...

Sì Davide, ma tutte le circostanze offrivano una cosi' infima probabilità che la vicenda fosse vera, da lasciare stupefatti per la risonanza acritica che fu fornita pressoché intera informazione per molti giorni.