E dopo il divieto di mangiare per strada, la rimozione di panchine, il divieto di accattonaggio davanti ai luoghi di culto, la proposta di adibire carrozze per i soli milanesi meneghini, a Bergamo si approva il nuovo regolamento di polizia urbana fermo al 1960.
L’elemosina per le strade di Bergamo si puo’ fare a patto, pero’, che il mendicante non stia per piu’ di un’ora nella stessa via e che non mostri un cane piu’ piccolo di sei mesi.
Sara’ vietato sedersi sui monumenti, usare pattini e skateboard, sparare petardi, lasciare volantini sulle automobili in sosta, dar da mangiare ai piccioni, giocare in strade e piazze e approcciare prostitute nella propria auto.
Vietato e guai in vista anche per coloro che, per pura gentilezza, sono abituati a cedere ad altri automobilisti gli scontrini del proprio parcometro non ancora scaduto.
Per i trasgressori sono previste multe fino a 500 euro (non si capisce se ciò valga anche per gli accattoni seduti o stanziali per più di un'ora).
da ANSA.it
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Intanto nella Milano del miracolo e delle banche si assiste alla mutazione dei mendicanti:
Te set milanese? Te voret una cartolina del Milan?». L’anziano, ben vestito, sembrerebbe in giro per negozi. In realtà chiede l’elemosina a chi bazzica nel quadrilatero della moda. Si avvicina a chi guarda le vetrine di via Manzoni: in cambio di un paio di euro consegna vecchie cartoline, quindi spiega che «i tempi sono duri con la pensione minima». Pochi passi: in via Montenapoleone cammina un’anziana, con un cappello di lana calato sul viso.
Gli abiti sono distinti, ma sdruciti e d’altri tempi. Lei sì che che stride con le vetrine milionarie. Si avvicina con la mano tesa. Sussurra. Non spiega nulla, ma è la sua ritrosia a parlare. Mercato di via San Marco, il lunedì e il giovedì. E’ qui che bazzica una donna sui 70 anni, milanesissima, in mano un mucchio di centrini che lei ricama e cerca di vendere. «E’ dura, bisogna aiutare la famiglia», spiega domandando cinque euro. Non solo stranieri e zingari chiedono l’elemosina. Quando la crisi imperversa, bisogna ingegnarsi e sono costretti a farlo tutti, anche gli anziani milanesi che forse sognavano per sé un meritato riposo. Del resto proprio nell’ultimo rapporto sulla povertà, la Caritas aveva sottolineato come in città tra le 85.000 persone a rischio povertà ci fossero soprattutto anziani (5.000 i senzatetto). Il problema principale secondo lo studio è la casa. I canoni di locazione, a partire dai 500 euro, erodono una parte sempre più grande del reddito. E se la pensione è minima, tolti i soldi per l’affitto e per le bollette, rimane davvero poco.
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