sabato 15 maggio 2010

L'Italia ridicola dei santi corruttori










L'austerity torna di moda, come negli anni '70; ovunque, ma non in Italia dove si chiama "manovra correttiva" un eufemismo per 25 miliardi di euro (50.000 miliardi delle vecchie lire).
Parteciperanno (pare) anche i figli del Porcellum: i nostri politici , i più pagati al mondo. Per far digerire la manovrina si limeranno del 5% gli stipendi, ovvero 600 euro al mese, la cifra giusta per assumere 900 operatori di call center. Un parlamentare ha uno stipendio medio mensile di 12.000 mila euro più varie gratifiche legate alla funzione. Il 5% è una inezia che non aiuta un appropriato contegno in tempi bui.

Al ridicolo non c' è alcun freno.

Il ridicolo in questa crisi galoppante sempre negata , data per finita prima che annunciata, è però in un'altra zona della politica.

Pare (son voci di stampa) che Berlusconi lancerà una campagna moralizzatrice contro la corruzione, Lui che corruppe tramite i suoi ascari anche i magistrati per avere sentenze favorevoli, per non parlare delle personali attestazioni di stima dei suoi pupilli beccati con le mani nel sacco (Scajola è solo l'ultimo). Un corruttore che si indigna del suo operato.

La cosa buffa è che un popolo ormai rincoglionito dai media del regime si berrà questa ennesima bufala, fino a morirne.