L'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) certifica la crescita della disuguaglianza in Italia a partire dal 1985/1990 (notare le date), e il suo impoverimento progressivo, nonchè la progressiva polarizzazione del divario ricchi/poveri.
Dal 2000 abbiamo fatto passi da gigante nelle disuguaglianze, sensibilmente peggio di altri paesi. I parametri dell'Ocse per le sue statistiche non sono particolarmente sottili, ma la fotografia è precisa. Siamo ancora al di qua di una situazione esplosiva (quella che prelude a disordini) , anche perchè alcune politiche sociali hanno frenato parzialmente l'impoverimento degli anziani, che tuttavia mancano anche del vigore necessario per spaccar testa a qualcuno.
Fino a 6 mesi fa la visone ottimistica, e per nulla preoccupata, si basava di statistiche del consumo: n. dei telefonini, televisioni, automobili per famiglia e altre amenità che facevano gridare ad un benessere nascosto , il resto era pura sfascisteggiante tendenza al pessimismo dei professionisti della politica.
Non era così e lo si sapeva da tempo, purché non si avessero fette di salame sugli occhi (e non si volesse stenderle su quelle altrui).
Fatto sta che le prima grida di dolore son venute dalla Banca d'Italia (2006), poi dalla Caritas (2008).
A dire il vero bastava l'esperienza propria e di vicini.
Dal 1990 (ma anche prima) è cresciuta la disoccupazione, i salari si sono bloccati, la moglie ( corretto secondo le quote rosa) ha iniziato sempre più a lavorare; poi le tasse son state ridotte proporzionalmente assai più per i ricchi già ricchi che hanno rimpolpato hedge e investimenti finanziari, la struttura industriale è stata fatta a fette, i salari reali si sono abbassati, l'occupazione si è fatta più precaria, il lavoro è diventato il saper fare corsi su corsi ( rammentate lo slogan essere imprenditori di sè stessi ?), i debiti con le carte di credito sono aumentati (sì, pure nellItalietta del risparmio), i vecchi industriali sono migrati all'estero e in casa si sono riconvertiti ad amministrare tariffe e gabelle dello Stato acquistandole a debito, le pensioni si sono allontanate nel tempo (misura incredibile quella di allungare l'età pensionistica e parimenti rendere precario il lavoro giovanile!... o fai uno o fai l'altro).
E naturalmente i vecchi son divenuti più vecchi, e più poveri visto che mantenevano figli fino a 40 anni. La moda degli anni '90 è diventata l'improperio all'immigrato, causa presunta del nostro difficile vivere (dimenticando che lavora al posto nostro e affitta o acquista tutta speculazione edilizia sorta dal 1997 in poi).
Comunque ora è certificato, evidente, lapalissiano. Concordano Banca d'Italia, Caritas e Ocse. Il Papa Vaticano ha già parlato ed evidenziato come mettere una multa sull'accattonaggio fosse una cazzata come cercare di orbare un cieco perché attraversa la strada col rosso.
Uscirne sarà difficilissimo e manca solo qualche spintarella che dovrà quanto prima essere avviata: una bella tassa patrimoniale per mettere in sesto la baracca e sgrassare un po' i capitali concentratisi in eccesso in poche mani. Se a partire dal governo scendi verso l'industria del credito, dell'immobile e della concessione, in Italia appare chiarissimo dove i soldi si sono concentrati.
Qualcuno si incazzerà di brutto al solo ventilare una patrimoniale (oltre all'aumento della progressione di quelle sui redditi ), ma non c'è scampo visto il nostro debito pubblico; non se ne parla visto che il miracolo di San Gennaro è ancora in piedi nonostante i voltafaccia dell'ultimo mese. Non se ne parla perchè questa giostra ha solo operato un trasferimento di ricchezza verso i ricchi e combinato null'altro.
Questo della patrimoniale, nemmeno ventilato, è l'imperativo categorico oltre gli aiuti di stato; questa la vera Robin Tax, prima che i giovani vedano chiaramente le fette di bresaola che gli sono state compresse sugli occhi e , questi sì pieni di vigore, si incazzino di brutto come tanti impiegati terminalisti sul lastrico (quanti saranno i bancari che dovran cambiare mestiere ?).
Son vecchio, accattone, e sedato dall'alcool, ma non vuol dire che sia l'unico cretino in un mondo abitato da exgeni (ora accattoni pure loro).
PS: questa non è una recessione, ma una vera e propria stagflazione (se non peggio). Ma nessuno "lassu'" ha il coraggio di dirlo e solo ora prende misure che poteva iniziare a prendere già poco dopo il 2001 quanado si pensò invece di detassare la vendita della case e le eredità dei propri rampolli.
martedì 21 ottobre 2008
Poveri ma belli, attendesi Patrimoniale
Etichette:
accattone,
Crash,
Finanza creativa,
sicumera
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ma quanta ragione hai? :-)
Finita la bottiglia... non so... non capisco ... ragione dove ?
borbotto... che ho detto !?
Posta un commento