sabato 9 maggio 2009

I berluscones, casa chiesa e famiglia



Il partito delle anime devote e dei difensori dei valori della tradizione cattolica italiana che sui propri volantini impropriamente definiti giornali esalta quotidianamente l’inflessibile Benedetto XVI grande restauratore dell’Assoluto, è guidato da un pluridivorziato prossimo venturo che la moglie accusa - perchè le mogli sanno, altro che gomblotto di stamba - di essere quello che si definirebbe nella lingua di Sant’Ambrogio, “un purcùn d’un purscèl”, esalta la beata “gnocca”, si fa bacchettare sulle dita dai vescovi, cerca di promuovere signore e signorine che fanno carriera esibendo i loro appetitosi corpi al desiderio e alla lussuria (che Dio le benedica) dei teleguardoni da Drive In, pratica ostentatamente il peccato diabolico della vanità, condanna i poveri all’inferno libico e protegge i cammelli ricchi, quelli della “cruna, l’ago etc etc”. Ma non erano quelli di sinistra i materialisti libertini e prigionieri del relativismo goderecceio e maialetto? Oggi a Maria Goretti, che non aveva mai avuto il “book”, non darebbero neppure un assessorato di paese. Se non fossero stati così devoti a Santa Madre Chiesa, questi del Pdl, che avrebbero fatto, il kebab coi preti e le suore?

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