mercoledì 8 ottobre 2008

Il prezzo della zuppa Campbell






Fa una certa impressione leggere oggi queste righe sconsolate e attonite di un vecchio trader che ne ha viste e assorbite di tutti i colori.
E' un conservatore, politicamente schierato da sempre con l'America repubblicana, un liberista integerrimo, smaliziato da anni di attivita' speculativa su tutte le borse mondiali, che in fondo al tunnel vede sconsolatamente la virtù azionaria della zuppa Campbell , tragico sberleffo alla potenza di Wallstreet.




L'unica spiegazione ottimista
di G.Zibordi

Nelle ultime due settimane la borsa americana ha perso quasi il -20% e la borsa brasiliana, per dire quella dell'economia emergente considerata più solida, quasi il -40% (da maggio il Brasile, EWZ, è sceso da 100 a 38, un -62%, di cui metà negli ultimi giorni)

Nelle ultime due settimane dei cinquecento titoli che compongono l'S&P 500 solo uno è salito, uno è salito e 499 titoli sono scesi, ho controllato ora uno per uno. L'unico titolo che è salito è Campbell Soup, che produce zuppe e ingredienti per minestre, per chi deve risparmiare e non può neanche andare a McDonald e farsi la cena con una minestra

Hanno perso anche le società dei dentifrici e saponette, birra, coca-cola, sigarette, farmaceutici e sanitari, tutto quello che di solito recupera in un crollo generale perchè in genere si pensa che sia una spesa indifferente alla crisi economica.

Questo però mentre crisi economica vera non è ancora cominciata, ad esempio si sono persi in USA solo 1.1 milioni posti di lavoro finora, non 3 o 4 milioni, la produzione industriale più o meno fino a questo mese ha tenuto e la spesa per consumi è solo leggermente negativa. Anche di banche ne sono fallite solo tre o quattro di importanti e 30 di quelle locali (su 7 mila), ma nessuno ha perso i risparmi come negli anni '30 e la maggioranza delle banche sono state in qualche modo salvate, si può anzi dire che al momento ne hanno sistemato i due terzi di quelle importanti con fusioni e ricapitalizzazioni varie.

Ci sono meno titoli positivi che nel crac del 1987, anzi da dieci giorni ce n'è un solo su 500 dell'indice S&P, Campbell Soup, quello delle minestre e zuppe. Fuori dalla borsa nessuno tratta più obbligazioni societarie o altri titoli di debito, le società che devono emettere un bond o ci rinunciano o pagano dei 6% sopra i titoli di stato quando sono AAA

Non scrivo più niente da quando il mercato è crollato venerdì scorso dopo l'approvazione del piano Paulson perchè sono come ipnotizzato, non riesco a credere alle implicazioni di quello che vedo perchè se devi prendere il crash della borsa e i movimenti dei cambi come indicatori questo sembra l'inizio e non la fine. Questo comportamento degli ultimi giorni sembra quello di un mercato che deve perdere non solo il -50% medio perso finora ma un -80% e accompagnarsi ad una depressione

L'unica altra cosa che mi viene in mente è questa. Alla base della piramide economica ci sono le banche e il credito e le banche hanno ancora bisogno sembra di altri 300 o 500 miliardi (oltre ai circa 500 che hanno assorbito finora) per riprendere a funzionare.

Le banche con 1.000 miliardi di capitale circa oggi nel mondo sostengono 30 o 40 mila miliardi di credito globale e poi sulla base e intorno a quello ci sono altri 30 o 40 mila miliardi di mercato obbligazionario. Se le banche si sono mangiate il capitale poi si bloccano e tutto quello che c'è sopra rimane paralizzato, cioè l'economia mondiale. Qui però sta ai politici capirlo e a parte il tentativo di Bernanke-Paulson fanno fatica, il che è anche logico perchè pochi si sono accorti della montagna enorme di debito creata piano piano in 20 anni e delle complicazioni dell'ingegneria finanziaria

Ai vertici delle istituzioni perè capiscono tutti che non si può lasciar fallire (come negli anni '30) o marcire (come in Giappone negli anni '90) le banche e infatti in qualche modo stanno salvando tutte le banche che vanno sotto e sono forse anche a buon punto ormai

Però sono troppo lenti, i governi così stanno lasciando distruggere circa 10 mila miliardi di ricchezza sui mercati finanziari mondiali (da inizio anno), più il costo di una recessione mondiale (tre mila miliardi, forse di più) perchè esitano a salvare le banche in blocco in modo deciso e chiaro

Dall'altra parte infatti non ci sono "gli investitori", ma soprattutto alcune migliaia di manager di mega hedge funds, brokers, fondi vari e "fondi sovrani" abituati a milioni di compenso e con orizzonti temporali di mesi che cercano di liquidare tutti prima degli altri al volo per cui quando appare il piano salva-banche per un attimo smettono di vendere, ma se il piano si pianta per otto giorni e viene un poco annacquato e criticato riprendono a vendere. Appena i -20% diventano -30% poi devono vendere ancora più in fretta perchè hanno spesso la leva finanziaria sotto e comunque a dicembre hanno chiuso o perso il posto se sono sotto di tanto o più del concorrente per cui vanno tutti in corto circuito, sono tutti "traders" anche se hanno miliardi

Questa è l'unica spiegazione "ottimista", l'altra invece è che questo Crac finanziario è solo l'inizio e questa crisi finanziaria è solo l'inizio della vera crisi economica, per cui le zuppe e ministre saranno l'unico investimento.

tratto dal sito-Forum cobraf in Wallstreetitalia.com

3 commenti:

Chiara di Notte - Klára ha detto...

S&P500: Presumo, nella piu' pessimistica delle ipotesi, che possa arrivare intorno a 800 punti, quindi perdere ancora un ulteriore 20%
Non e' poco, ma si deve tener conto che 800 e' il livello di capitalizzazione che c'era appena 5 anni fa, nel 2003.

In pratica cio' che dovrebbe avvenire e' il completo azzeramento del plusvalore conseguito negli ultimi 5 anni.
La borsa ha superato momenti piu' difficili; ad esempio quando scoppio' la bolla speculativa nel 2000, e poi susseguentemente con gli atti terroristici del 2001, la borsa perse in 3 anni (dal inizio 2000 a fine 2002) il 90% del valore accumulato negli anni precedenti al 2000 durante (appunto) la bolla speculativa, eppure il mondo e' sopravvissuto e nessuno in quel caso parlo di apocalisse.
Cio' che sta avvenendo e' esattamente cio' che e' gia avvenuto, pero' con una piccola differenza: le banche, i supermanager, e coloro che in questi 5 anni hanno depredato il mercato si sono fatti furbi; gridano "al lupo" perche' arrivi qualcuno a salvarli, cioe' a ripianare i loro debiti e l'allegra bisboccia che si sono fatti in barba alla gente.
Una volta arrivati i 1000-1500 miliardi necessari, ricominceranno da capo e fra 5-7 anni avverra' esattamente la stessa cosa.

Consiglio dei tarocchi di mia nonna: restare liquidi e iniziare ad attendere la megaripresa (che ci sara'). Non manca molto; alla velocita' con la quale sta scendendo l'indice (3-4-5% al giorno), e considerati anche alcuni rimbalzi fisiologici dovuti alle ricoperture, da prendere come occasione per disfarsi degli ultimi titoli long rimasti in portafoglio (esclusi quelli che ormai, avendo perso troppo, non subiranno gravi perdite da ulteriori ribassi), arriveremo perfettamente in tempo per assistere alla vittoria di Obama ed alla contemporanea fine della crisi.

Sai mai che avendo fiducia nei tarocchi ci si possa affrancare, tu dalla condizione di accattone, ed io da quella di umile zingara. :-)

Accattone ha detto...

Si' a posteriori questo uragano potrebbe anche fermarsi a 750 / 800 SP500. Qualcosa di simile, per profondita' e velocita', accadde in Usa nel decennio della stagnazione nello shock petrolifero e la fuga dal Vietnam ne 1972/73, periodi di dimezzamento delle quotazioni.

Cadeva un mondo, che è poi quello successivo che sta rotolando oggi.
Il fatto è che il 1929 duro' tre anni e le quotazioni caddero del '90%. Oggi, ottobre 2008, anno funestamente bisestile, siamo solo ad un anno e mezzo dall'inizio della crisi su tutte le borse e solo ad 1 anno da quella di New York. Quindi , in teoria come qualcuno sostiene, più verso un possibile inizio che verso una possibile fine. E' possibile, non certo.

Fatto è che il modello del debito garantito dal debito, è collassato e non si sa assolutamente che accadra'. Fatto è, ancora, che la liquidità immensa in circolazione è svanita di colpo (da luglio in USA) tanto da cancellare per prime le banche d'affari quando, ancora, l'insolvenza di corto respiro delle famiglie USA (il debito privato) inizia solo ora a farsi sentire contraendo i consumi (era ora).

A questo punto, dopo la rottura di WS dei 9500 punti DJ, ho seri dubbi che si possa andare oltre un rimbalzo, anche frenetico. Puo' precipitare il DJ fin sotto i 7500 (come sostieni),ma puo'anche proseguire ben oltre (1929) a caccia di obbiettivi decisamente inferiori.
Il pessimismo cumulato alla sfiducia è una somma di sventure: è difficile guarire un depresso affetto da attacchi di panico solo invitandolo a non aver paura. Puoi solo ubriacarlo perchè si rassegni.

Il collasso delle banche d'affari, quelle che hanno alimentato il giochino dei tulipani, e la difficoltà delle banche che hanno ampliato il credito oltremisura dice che liquidità non ci sta e che i riscatti dai fondi si susseguono. Gli acquisti sono poca cosa, perchè negli USA sull'onda del pericolo stanno portando a casa tutto quello che è loro possibile da tutto il mondo e nel mondo si fa lo stesso.
Chi ceramente aveve le leve della liquidita' non ne ha più o sta al lumicino.
Per questo il dollaro recupera su tutte le valute: vendono il mondo contro dollaro.

Nel pessimo per me c'è qualcosa ancora di peggiore: il bourbon sta aumentando di prezzo.

Chiara di Notte - Klára ha detto...

Scusa, solo per capire... sei semplicemente corta di derivato o vai allo scoperto ? A Londra ?
A me risulta che lo scoperto su titoli è inibito da circa un mese , a parte la piazza di Londra.

Cosi' ho letto, tra un sorsetto e un altro goccio.


Rispondo qui alla tua domanda, dato che tale argomento non credo interessi a chi mi legge di la' :-)

Chi non ha cittadinanza italica non e' obbligato/a ad operare con banche italiche e ad accettare le regole inique che non permettono di operare sul mercato con la dovuta elasticita'.

So che in Italia lo scoperto non e' permesso adesso, ed in passato solo con vincolo di ricopertura intraday, mi pare, ma altrove lo si pratica normalmente (non solo a Londra) e lo si puo' tranquillamente portare overnight.

Niente derivati quindi, ma titoli. Oppure ETF.

I cittadini italici hanno problemi non indifferenti ad operare come traders. Le varie "unicredito" non lo permettono di buon grado a meno che non siano i vari "amichetti del quartierino". Cioe' i venditori di monnezza.

Ma all'est-ero, delle banche italiche, se ne fottono. Fortunatamente. :-)