mercoledì 7 gennaio 2009

A Gaza non ci sono orchi, solo a Rignano







L'anno nuovo è un bimbo già vecchio. Le buone notizie si sono sprecate: guerra in Palestina, raddoppio del deficit di cassa e della cassa integrazione in Italia, registrazioni a futura memoria nella scatola dei cachi a Napoli.
Una vera nausea che solo questa neve, di un inverno quasi normale, tiene a freno.

Ma la nausea non scompare , riappare e si fa nauseabonda per la vicenda mediatica sempre incinta di Rignano Flaminio. Dopo quasi tre anni di indagini (si iniziò nel 2006) dopo peluche , punturine sul pisello, castelli stregati, nonne pedofile in libera uscita, piscine che compaiono e scompaiono, riti satanici, violenze sessuali belluine; dopo case dei presunti pedofili saccheggiate per mesi dall'inquirente, dopo sentenze perplesse e avverse di tribunale del riesame e della Cassazione sull'inchiesta, dopo Taormina superstar apparso e scomparso come padre Pio in bilocazione tra un processo e l'altro, dopo che la bidella devastata dai tatuaggi e dai peli che non c'entra una mazza e il benzinaio accusato se ne stava da un'altra parte (ma ancora sta in mezzo); dopo un giudice eclissatosi per un po' perchè incinta e far e un altro che ti spara 40 interrogatori a ragazzini due anni dopo i presunti fatti ma che in compenso non ha trovato un solo pelo, impronta, telefonata, c/c rimpinguato, bambolina con tracce di sperma, ne' con i Ris ne' con i santoni della psicanalisi che da un dito nel naso scorgono un gay depravato a 4 anni; ben dopo montagne di carta stampata col dito puntato e forche erette nelle pubbliche piazze contro gli asili invasi dai pedofili in affari, assai dopo aver tentato financo disequestrare un libro "Ho visto l'uomo nero"

Bene, dopo tutto questo gran circo, ora, a distanza due anni, spunta il casolare abbandonato il vero Castello dove le maestre pedofile in pullman consumavano i loro stravizi alle spalle di bambinetti impuberi. Un luogo fantastico come le cantine della scuola con i loro bui e tortuosi antri che avvolgevano le gesta delle nonne e delle bidelle pedofile , e poi la casa di una delle maestre che nuda coi bimbi sul letto li palpeggiava con l'uomo nero. Perchè un luogo nelle favole gotiche ci vuole, sennò son tutte fantasie, ma i bimbi si sa dicono sempre il vero, non hanno fantasie, sono dei calvinisti ante litteram.

Ecco la nausea ricomincia e sbirciando con l'occhio nella vetrina colma di schermi al plasma giganti, spero che dio mi avvisi giusto in tempo per girare lo sguardo quando all'immancabile talk show di porta a porta riappariranno i soliti fantasmi esperti nel commentare questa bufala che ha solo una verità ancora in piedi: un futuro processo scalcagnato che si muove di inerzia e testardaggini su una favola di allucinazioni collettive tra bimbi, genitori, carabinieri, giudici, psichiatri, psicologi, giornalisti, tutti (ragazzini esclusi) a caccia di qualche ora di gloria per lo scoop insensato del secolo.

Che dio li fulmini e li inchiodi in un diroccato quartiere di Gaza a sciropparsi le bombe intelligenti e chirurgiche che fanno apezzi gambe, braccia e teste di ragazzini che non c'entrano un accidenti. Morti veri, straziati veri, sepolti veri. Davvero.

Ti prego Iddio, fallo ! Incatenali tutti, tra una porta e l'altra, tra i calcinacci esplosi. Tanto per provare. Davvero.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Parole sacrosante.