Un vecchio clochard ricorda film antichi sui vecchietti. Nel caso con due protagonisti eccellenti come Robert Duvall e Richard Harris già su di età e invecchiati ulteriormente per esigenze di copione. Una storia di una amicizia senile tra un ex barbiere, tranquillo e metodico, e un ex capitano di lungo corso, di contagiosa sregolatezza.
Duvall ama le donne, Harris la vita, entrambi l'amicizia.
Una storia di nostalgie spruzzate di tenerezza, in una regia misurata e di discreta fattura.
Nel film appare una sequenza di orgoglio contro i pannoloni, sulla minzione sfoggiata all'aperto come uno sfregio all'insidia prostatica; da qui è nato un raccontino incosapevolmente incosistente, sotto il segno dei piaceri bassi e lievi.
Roba da accattoni in vena di plagio, che merita una breve menzione.
Ancora un tiro alla sigaretta, buttò fuori il fumo e gettò il mozzicone nel fiume guardando le luci della riva opposta.
"Non sarà troppo audace ?", bofonchiò il Trani mentre gli si avvicinava.
"Puo darsi, ma preferisco sempre orinare all'aria aperta, in mezzo a quel che resta della natura piuttosto che in quegli impianti di cemento e ceramica. Sono disgustosi e puzzolenti, claustrofobici. Qui, e per qualche frazione di secondo, lo zampillo mi unisce all'humus , all'erba e alla terra. Caro Trani è dalla terra che sono nato e ora almeno in parte ci ritorno. Questa è una cerimonia quasi religiosa, un rito indispensabile con cui officiamo il ritorno a Gaia, promettendo che un giorno torneremo nel suo grembo tutti interi.".
E poiché il Trani taceva, ma Guglielmo percepiva la perplessità silente, gli chiese "Sei piombato qui per osservare i lampioni?".
Trani restava imperterrito nel silenzio , allora Guglielmo aggiunse : "Mi piaci anche per questo, sei un nottambulo curioso, con domicilio variabile."
"Lascia in pace la Notte, sono venuto anch'io qui per orinare !".
"Mio caro Trani, vedo in questo una straordinaria manifestazione di amicizia e affetto verso il il tuo compare che è sulla via della vecchiaia.".
Ritti entrambi sull'orlo della scarpata, sotto il platano, diedero inizio a quell'operazione che Guglielmo, con pathos piacere incessante e declamando sempre nuove immagini, definiva un ufficio divino.
Sull'opposta notturna riva, la luce gialla dei lampioni gettava tremuli bagliori e lanciava divertite occhiate verso la coppia di amici, persi una volta tanto ad espellere allegramente liquidi, piuttosto che ingollarli.
Poi tutto finì . Trani, raccattando il cartoccio delle povere cose, concluse l'indimenticabile avvenimento esclamando: "Tutto perfetto, strettamente professionale, rigorosamente a costo zero !".
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