martedì 5 ottobre 2010

Le palle dello sviluppo secondo il cav. Berlusconi


C'è da restare basiti.

Nel 2006 ,4 anni fa, il cavaliere pallonaro illustrava il programma elettorale e tra le altre bellezze programmatiche, tutt'ora irrealizzate, confermava il suo pregresso impegno di creare 1 milione di posti di lavoro. A chi gli chiese come avrebbe fatto rispose un "ghe pensi mi" antelitteram : faro' assumere in ogni aziendina 1 persona: 1 milione di aziende, 1 milione di posti di lavoro.
La situazione è andata ben diversamente come si sa e come testimonia un bel servizio di Presadiretta , la trasmissione condotta da Riccardo Iacona.

In sintesi una quindicina di piccoli imprenditori, del settore per lo più meccanico, che si trovano da un paio di anni con una produzione calata del 50-70% e non sanno più che inventarsi, se ne vanno all'estero con un pulmino in ricognizione. Stanno pensando di delocalizzare. Uno pensa subito " ecco un altro gruppetto che se ne scappa in Bosnia o in Cina". Invece no, percorrono 200 km e vanno in Svizzera, dove un funzionario elvetico li accoglie e offre le condizioni del Cantone per il trasferimento della loro attività.

Robe cinesi a 200 km da casa : affitto del terreno da costruzione a 2,5 franchi al mq per 50/90 anni, sgravi fiscali totali e scaglionati a seconda delle persone assunte (la disoccupazione in svizzera e del 3%, mica del 10), azzeramento di oneri fiscali e 3 mesi di tempo per sbrigare tutte le pratiche burocratiche, dai permessi di soggiorno agli gli insediamenti.
Le infrastrutture ? Tutte quelle del Cantone ovviamente.

Ecco, in Italia 4 anni di panzane di un supposto grande imprenditore di troniste , per fare nulla se non produrre, e costi e in Svizzera tre mesi per attrarre piccole imprese per favorire l'occupazione giovanile.

Tre mesi,capite, meno di un parto prematuro !







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