martedì 30 settembre 2008

La marmellata tossica dell'ideologia finanziaria








Questo blog , Accattone per forza, è stato aperto in Aprile. Da allora la progressione del pauperismo è aumentata notevolmente. Negli Usa e anche in Europa sono fallite o sono state assorbite tutte le banche d'affari, colossi dell'economia mondiale. Non mi dilungo. E' ormai parte dell'evidenza.

Con le Banche d'affari è morta e sepolta l'egemonia della finanza sul mondo e anche qualcosa di più: l'ideologia balorda e drogata che il liberismo selvaggio potesse assicurare una crescita infinita, che fosse desiderabile e saggio alimentare questo turbocapitalismo impazzito.
La storia è lunga, iniziata diverso tempo fa, ma il castello si è infranto, direi sfracellato, in un silenzio folle nell'ultimo anno, con una progressione improvvisa negli ultimi due mesi, fino al culmine ieri 29 settembre 2008 con la camera dei rappresentanti Usa impazziti.

Tutti ne sono e ne saranno contagiati. Pensare di affidare la propria vita ad un comitato d'affari composto da un migliaio di banchieri d'affari sparsi per il mondo è stata una follia. Questi piragna hanno gettato sul lastrico milioni di persone con la complicità (spesso loro creture) dei governi che consigliavano. Illusionisti e al tempo stesso apprendisti stregoni.

Il capitalismo non morirà, ma quello finanziario è sepolto, trascinando con sè rovine di ogni genere, rovine i cui contorni non sono ben chiari. "Il valore è il mercato" che ti prezza, questa affermazione è il santuario ideologico di questi signori. Ma i prezzi li facevano quattro gatti. Si coltivavano tulipani ,vendendo ricchezza effimera là dove c'era per lo più carta reale.

La situazione è talmente balorda da sfiorare il ridicolo anche in Italia, forse meno esposta di altri per via di qualche pregio che il disordine , vero Re del belpaese, assicura al vivere da 30 anni su incerte palafitte. Un Caos entropico stabile.

Mentre si consumava negli ultimi due mesi un talkshow ansiogeno dedicato all'Alitalia, nessuno si è accorto che in cambio del focus sulla compagnia aerea si stava consumando una crescita silenziosa della disoccupazione. I dati di ieri dicono che è aumentata di 300.000 unità, ma i media da due mesi erano impegnati nel melodramma nazionalista per salvare i famosi 20.000 Icaro decotti: non ne ha parlato il governo, non ne hanno parlato i sindacati, marginalmente ne ha parlato l'opposizione. Et voila', sono trecentomila, son giovani e forti e son morti nel silenzio.
Il classico gioco delle tre carte, attività verso cui molti si indirizzeranno presto per le vie, mentre già il gratta e vinci ha un boom e ora puoi grattare (e buttare) carte da 10 euro.

Da tempo si sottolinea che questa idea che il 10 % della popolazione si arricchisce spropositatamente a danno dell'altro 90 e che in simili disuguaglianze la ricchezza non puo' prosperare. Un tempo era la "legge" dell'80/20 di paretiana memoria, ma le cose sono mutate. In peggio, visto che è diventata una regola da manuale.

Negli anni attorno al 2003 finanzieri riuniti in convegni discettavano sull vecchio e polveroso Marx. Il carletto economico, quello che parlava di crisi, che disprezzava la finanza avida (quella che imperversa da 20 anni) e che sentenziava che la finanza e' come il sottoproletariato (cioè io, accattone) ai vertici della società. Convenivano questi speculatori professionisti che si', le cose avevano assunto una piega senza ritorno, che presto avremmo avuto una crisi di portata colossale.
Ma quelli erano , per così dire, finanzieri accorti. Gli stessi che stanno alla finestra da tempo e che si apprestano prossimamente a fare shopping.

Ci hanno convinti, su tv e stampa, che tutto andava per il meglio, che la globalizzazione, questa nuova marmellata ideologica, stava riallocando saggiamente (grazie alle banche d'affari) la ricchezza, che l'America era forte e imperitura nonostante i suoi deficit crescenti, che il mercato era nella sua apparente follia pressochè perfetto e che l'insuccesso nella vita dipendeva dalle nostre incapacità o resistenze al nuovo. Ci hanno convini che il made in italy è la risorsa d'Italia e che la griffe salva l'economia.

Erano balle gigantesche e ora, se ben notate leggendo i giornali, si fa largo l'idea che i fondamentali (Marx avrebbe scritto il valore) delle cose era distorto, molto distorto. Sapientemente e ideologicamente distorto.

Si tornerà alle intuizioni di Marx e probabilmente, nel modo forse meno opportuno del suo determinismo, il Moro sarà rispolverato presto dalle cantine.

Fa una certa impressione leggere che il Congresso USA abbia respinto il piano di salvataggio al grido di Bolscevichi ! quasi a riproporre una contrapposizione ideologica morta e sepolta.
Quando i capitalisti, questa è lezione storica, urlano contro la "plutocrazia massonica" che semmai hanno inseguito e promosso tenacemente negli ultimi 8 anni, quando cercano un nemico inesistente non c'e' nulla di buono da sperare per il futuro.

Che dire, banchieri e governi, non hanno appreso (e noi con loro) l'elementare evidenza che qualsiasi ragioniere dovrebbe sapere: non puoi fare debiti finanziari superiori al tempo del loro rientro, non puoi concedere mutui per una durata superiore alla vita di un individuo, pena trasformalo in un accattone.

Komunisti !

2 commenti:

Chiara di Notte - Klára ha detto...

Ciao Accattone.. I miei Tarocchi oggi mi dicono che nonostante tutte le borse abbiano rimbalzato (un cininin perche' di effimero rimbalzino si tratta), quella italica dalla maglia blu non lavata con perlana (e quindi sbiadita ed infeltrita), quella dall'inno fatto di fanfare e frasi patriottiche, e' stata l'unica a chiudere con segno negativo.

Che disdetta :-(

Per una fautrice come me della decrescita costruttiva che ha investito le sue povere "elemosine" in operazioni di vendita allo scoperto, cio' non puo' essere che il segnale che qualcosa sta cambiando :-)

Buona giornata.

Anonimo ha detto...

Spero che tu abbia chiuso le vendite allo scoperto per tempo, prima che le vietassero.

I miei, di tarocchi, dicono che un effimero rimbalzo per tirare il fiato ci sara'. Poi, beato chi ha un orto...
Buona giornata a te :)